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Nell'ottobre 1926 le celebrazioni del settimo centenario della morte di san Francesco d'Assisi mettevano in moto il processo che portò alla "conciliazione" del 1929. A dieci anni di distanza, il 18 giugno 1939 Pio XII proclamava patroni d'Italia santa Caterina da Siena e san Francesco d'Assisi, che definiva "il più Santo degli italiani, il più italiano dei Santi". Nel nesso sempre più stretto che si instaurava in Italia fra patria e nazione, la figura del santo di Assisi assumeva, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, un volto alquanto diverso dalla sua riscoperta romantica ottocentesca, e il francescanesimo si inseriva all'interno dei nuovi orientamenti del cattolicesimo. La storiografia, l'arte, il cinema, la radio, in Italia come all'estero, esploravano nuovi volti del Poverello.